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Il Museo

Necropoli 9


L'istituzione del Museo Archeologico Nazionale con la collocazione dei magnifici corredi provenienti dagli scavi di Spina nel cinquecentesco Palazzo di Ludovico il Moro "che giaceva da tempo negletto" fu la realizzazione di un sogno. Sogno che vide protagonisti concordi, oltre al grande soprintendente Salvatore Aurigemma, importanti personaggi e politici dell'epoca fascista, suggellato dalla solenne inaugurazione del "Regio Museo di Spina" il 20 ottobre 1935.

In seguito all'eccezionale scoperta della necropoli di Valle Trebba nel 1922, la città di Ferrara, che da sempre rivendicava la legittima discendenza da Spina, volle attribuire a sé sola il diritto di custodire i prestigiosi materiali della città. Con l'istituzione, nel 1924, della Soprintendenza alle Antichità dell'Emilia e della Romagna i materiali della necropoli di Spina che erano stati recuperati fino a quella data e trasportati al Museo Civico di Bologna diventarono di proprietà dello Stato. Oltre ad affrontare con urgenza il delicato problema della tutela di un'area che dopo la scoperta di Spina divenne oggetto di scavi clandestini volti ad alimentare il mercato antiquario, il primo soprintendente, Salvatore Aurigemma, spinto dalla necessità di offrire una sistemazione adeguata e stabile a quel nucleo di manufatti destinato ad ingrandirsi in brevissimo tempo, si adoperò per la nascita del Museo. La sede del cinquecentesco Palazzo Costabili, detto "di Ludovico il Moro", acquisito dallo Stato nel 1920, fu decisa dal Ministero e i lavori di restauro furono eseguiti tra il 1931 e il 1935. Il Regio Museo di Spina venne inaugurato il 20 ottobre 1935 alla presenza di S.A.R. il Principe Ferdinando di Savoia. Riallestito nel 1970, fu chiuso alla fine degli anni ottanta per una completa ristrutturazione dell'intero palazzo. Il Museo, riaperto al pubblico dal 1997, è oggi, nel primo decennio del Duemila, oggetto di un importante piano di valorizzazione reso possibile anche dai finanziamenti del Gioco del Lotto. Grazie all'ulteriore ampliamento dello spazio espositivo si è data sistemazione a materiali ancora mai esposti che contribuiscono insieme a quelli già noti a rendere il museo assolutamente unico nel suo genere.

Il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara si presenta al visitatore come museo dell'antica città di Spina e offre un'eccezionale panoramica dell'immenso patrimonio di materiali greci ed etruschi di straordinaria bellezza provenienti dalle oltre 4.000 tombe delle necropoli.

Nella laguna, alle foci del Po, dove fiorì verso la metà del VI secolo a.C. il grande emporio, sono ora prati e campi coltivati, nelle rinascimentali sale del Palazzo di Ludovico il Moro si aprono al visitatore le pagine del grande "libro archeologico "che racconta la storia di Spina.

Al percorso museale a piano terra con i recenti scavi dell'abitato, testimonianze poco appariscenti, ma di grande importanza storica segue al piano nobile, l'esposizione dedicata alla necropoli. E sono proprio i ricchissimi corredi funerari delle necropoli di Valle Trebba e di Valle Pega, con i gioielli in oro, argento, ambra e pasta vitrea, con le ceramiche a figure nere e a figure rosse, con i vasi e le suppellettili in bronzo, a evocare la ricchezza della città di Spina e a testimoniare l'importanza che ebbe come testa di ponte dei commerci etruschi nel Mediterraneo, anello di congiunzione tra Oriente e Occidente.

Testimonianze d'eccezione di tale ruolo sono i maestosi vasi figurati realizzati nelle officine ceramiche di Atene che giungevano a Spina insieme ad un universo di miti, credenze e religiosità. Vero e proprio tesoro, questi capolavori rendono il Museo Archeologico di Ferrara unico al mondo.

Il grandioso salone delle Carte Geografiche poi, creato al momento dell'apertura del Museo, offre una visione del territorio imprescindibile per la comprensione del "fenomeno" Spina.

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Orari:

Orari: da martedì a domenica ore 9.30-17.00 (chiusura biglietteria ore 16.30). Lunedì chiuso


 

Costo biglietto:

Intero € 6,00

Biglietto integrato con Museo Nazionale Etrusco "P. Aria" di Marzabotto € 7

Ridotto € 2,00 (cittadini EU di età compresa tra i 18 e i 25 anni).

Ridotto € 1,00 (ingresso solo giardino)

Gratuità: visitatori di età inferiore a 18 anni; giornalisti con tesserino; studenti delle facoltà di Architettura, Conservazione dei Beni Culturali, Scienze della Formazione o Lettere e Filosofia con indirizzo archeologico o storico-artistico; visitatori con disabilità (con accompagnatore).

 

Servizi al pubblico:

Sala per conferenze e convegni, accessi facilitati.